Siamo arrivati alla fine di questo blog, volto a trattare la storia, le caratteristiche, le curiosità e i simboli del gascromatografo.
Possiamo ripercorrere insieme gli step che hanno segnato questo percorso:
«Gascromatografo» è un termine derivante dal greco, che si è molto diffuso nel tempo, e indica lo strumento per eseguire gascromatografie, cioè analisi analisi chimiche. La scienza della gascromatografia, scoperta da Erika Cremer, deriva dagli studi sulla cromatografia condotti da A.J.P. Martin e R.L.M. Synge, vincitori del Nobel per la chimica nel 1952, ricordato anche sui francobolli. La gascromatografia condivide con la cromatografia il principio fisico di base: separare una miscela nei suoi componenti; nella gascromatografia la separazione avviene grazie al fatto che i componenti si legano ad un fase mobile, il gas, ed una fase stazionaria presente nella colonna cromatografica, mentre nella cromatografia tramite un solvente. Questa loro similarità ha fatto si che si potesse inserirle in un'unica tassonomia.Lo strumento è costituito da diversi componenti, descritti nel glossario: da un gas carrier, che fornisce il gas allo strumento, un iniettore, che inietta il campione, una colonna cromatografica, fulcro dello strumento, posta all'interno di una camera termostata (o forno) dove avviene la vera e propria separazione del composto, un rilevatore che rileva i componenti, in cui è stato diviso il campione, in uscita dalla colonna cromatografica e un cromatogramma, su cui viene stampato il risultato dell'analisi conseguita. La sua anatomia però è cambiata molte volte nel tempo, con l'evolversi dello strumento, come anche i materiali con cui è realizzato.
Ci sono molte aziende che producono strumenti da laboratorio per analisi, fra cui ovviamente il gascromatografo, le più note sono la Perkin Elmer e l'Agilent Technologies, che forniscono un manuale d'uso dello strumento e ne realizzano delle pubblicità; i marchi di queste aziende sono sempre posti sugli strumenti che producono. Ogni strumento viene prodotto seguendo delle normative standar e deve la sua esistenza a dei brevetti che ne hanno consentito la scoperta e la produzione.
Il gascromatografo è stato oggetto di molti studi, di cui si possono leggere gli articoli al riguardo, ed è ormai diventato di conoscenza comune tanto che lo si può trovare nei film, come ad esempio nel "Mato grosso" che vede tra i protagonisti Sean Connery, nei fumetti e perfino in qualche mito moderno.
Come per ogni cosa anche per il gascromatografo è possibile trovare dei numeri che lo rappresentino e realizzare un abbecedario e una mappa concettuale con le parole collegate a questo strumento.
Infine è stato aggiunto uno step che si distacca dal gascromatografo, riguardante me e le mie cose personali che mi legano al passato, al presente e al futuro.
Immagine storica del gascromatografo
Foto sul The Winonan (Student newspaper of Winona State University)
September 29, 1982
September 29, 1982
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