domenica 25 ottobre 2020

STEP #08 - I materiali

I componenti del gascromatografo sono realizzati con diversi materiali, ma sono quasi tutti contenuti all'interno dello strumento, quindi esternamente è solo visibile una scocca di plastica che ospita al suo interno più componenti. Di seguito sono elencati i vari materiali:

-Il carrier, cioè la bombola contenente il gas inerte, è in acciaio. Solitamente questa bombola è separata dallo strumento, non compare quindi nelle foto presenti sul blog. 

-L'iniettore, cioè la siringa che introduce il campione nella colonna cromatografica, può essere situato all'interno dello strumento oppure esternamente, nel caso in cui fosse automatico. In entrambi i casi è in vetro, ma nel secondo caso, essendo esterno, è rivestito da una scocca in plastica.

-La colonna cromatografica (o colonna capillare), posta all'interno della camera termostatata, è costituita da un tubo capillare in vetro, acciaio inox, silice fusa con rivestimento esterno di nylon

-La camera termostata, il cuore della macchina, è sostanzialmente un forno ventilato. Esternamente è rivestita da una scocca di plastica, mentre internamente sia le pareti che la ventola sono in acciaio. All'interno di questo forno è disposta la colonna capillare. 

-Il rilevatore (detector) può essere di diversi tipi (a conducibilità termica, a ionizzazione di fiamma, a cattura di elettroni, a fotoionizzazione, a fiamma fotometrica. o termoionici) ma sono tutti accumunati da valvole, filamenti e componenti in metallo.

-Il registratore è un apparecchio dotato di display che riceve i dati dal rilevatore e stampa un cromatogramma; anch'esso quindi esteriormente è rivestito da una scocca in plastica e all'interno è dotato di circuiti, invece il display è di vetro


Interno di un gascromatografo in cui è visibile, di color mattone, la sottile colonna capillare avvolta a spirale attorno al sostegno metallico, e sul fondo, la ventola del forno. Nella parte superiore sono visibili le estremità della colonna che portano all'iniettore (a sinistra) e al rilevatore (a destra).
https://it.wikipedia.org/wiki/Gascromatografia



Gascromatografo con iniettore esterno
https://studiochimicoambientale.it/tecnologie/gascromatografia/gascromatografo-perkinelmer/2,1403182,13056

Gascromatografo con iniettore interno
https://www.directindustry.it/prod/agilent-technologies-life-sciences-and-chemical/product-32598-1099433.html



I materiali sopra citati sono entrati nella storia delle cose a seguito di diversi avvenimenti. Ad esempio il vetro, secondo quanto racconta Plinio, è stata una scoperta accidentale di alcuni mercanti fenici presso le rive del fiume Belo intorno al 5000 a.C. ; oggi questo materiale viene utilizzato per moltissime funzioni quali finestre, contenitori, gioielli ecc. 

Il primo tipo di acciaio di cui si ha notizia  viene fatto risalire al 300 d.C. in India; ad oggi esistono moltissimi tipi di acciaio a seconda della funzione degli oggetti che si realizzano con questo materiale.
I polimeri, invece, sono molto più recenti rispetto alle scoperte citate prima. Infatti i primi studi sui polimeri si devono a Henri Braconnot nel 1811 che riuscì ad ottenere dei composti derivanti dalla cellulosa, successivamente Leo Hendrik Baekeland nel 1909 realizza la prima plastica interamente sintetica e da quel momento sono nate tante tipologie di polimeri come il cellofan, scoperto nel 1912, il teflon, scoperto nel 1950 e molti altri. Gli studi più recenti sui polimeri sono incentrati sulla ricerca di una struttura polimerica più sostenibile dal punto di vista ambientale.


Nessun commento:

Posta un commento