domenica 25 ottobre 2020

STEP #09 - Gli inventori

Erika Cremer è stata la prima a studiare le basi teoriche della gas cromatografia e a costruire e utilizzare con successo, insieme al suo studente di dottorato Fritz Prior, il primo gas cromatografo.

Nata a Monaco di Baviera il 20 maggio 1900 in una famiglia attiva in ambito scientifico, si iscrisse all’Università di Berlino nel 1921 per studiare chimica e seguì le lezioni di Fritz Haber, Walther Nersnt, Max Plank, Max von Laue e Albert Einstein, tutti già Premi Nobel.

Foto di E. Cremer in laboratorio
https://ilblogdellasci.wordpress.com/tag/cromatografia/

Cremer ottenne il dottorato in chimica fisica nel 1927 sotto la guida di Max Bodenstein, discutendo una tesi sulla cinetica della reazione fra idrogeno e cloro.

Nel 1937 Cremer fu chiamata da Otto Hahn al Kaiser Wilhelm Institute for Chemistry per studiare i tipi di radiazioni emesse dai radioelementi concentrandosi in particolare sulla separazione isotopica. 

Con l’inizio della seconda guerra mondiale molti scienziati e professori maschi furono chiamati o richiamati nell’esercito e Cremer nel 1940 ottenne un posto di docente all’Università di Innsbruck in Austria. E’ a Innsbruck che Cremer concepisce i principi della gascromatografia e realizza il primo strumento

Il suo studente di dottorato Fritz Prior scelse l’idea di Cremer come argomento di tesi e continuò il lavoro con lei nel laboratorio della scuola dove lavorava. La ricerca fu completata e la tesi discussa nel 1947 dimostrando la messa a punto di un nuovo metodo strumentale di analisi qualitativa e quantitativa per gas e vapori. 

Nello stesso anno, due articoli sul lavoro di Cremer furono pubblicati ma la comunità scientifica tedesca sembrò darvi poco peso o ignorarli del tutto.

Negli stessi anni Martin e Synge scoprirono la cromatografia di ripartizione liquido-liquido e gli fu assegnato il premio Nobel per la Chimica 1952. Costoro erano completamente all’oscuro dei primi lavori di Cremer, poichè i risultati furono per lo più presentati ai convegni della società chimico fisica tedesca e furono pubblicati in tedesco in riviste relativamente poco conosciute, in un periodo di tempo in cui la lingua scientifica era già largamente l’inglese; va poi ricordato che nei primi anni del dopoguerra la comunicazione tra scienziati inglesi e tedeschi era scarsa.

Foto di A.J.P. Martin
https://it.wikipedia.org/wiki/Archer_John_Porter_Martin


Foto di R.L.M. Synge
https://it.wikipedia.org/wiki/Richard_Laurence_Millington_Synge

Negli anni successivi, grazie anche all’applicazione nell’industria petrolifera per la separazione degli idrocarburi isomerici, la tecnica gascromatografica si diffuse ampiamente e il lavoro di Cremer ottenne lentamente il riconoscimento che meritava.

Fino alla morte, avvenuta nel 1996, Erika Cremer rimase attiva nella ricerca in gascromatografia.



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